Si pensa già agli incentivi auto 2024, ma a che punto siamo con la definizione dei nuovi contributi? Quasi certamente ci saranno delle grandi modifiche
C’è molta curiosità attorno agli incentivi auto 2024 per capire se e come saranno modificati. Ricordiamo infatti che il decreto-legge n. 17/2022 ha messo a disposizione 700 milioni di euro per il 2022 e 1 miliardo di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2030 per supportare la riconversione ecologica dell’industria automobilistica.
Gran parte dello stanziamento serve per finanziare l’acquisto di veicoli green e anche nel 2024 tale somma dovrebbe ammontare a poco più di 600 milioni di euro. Quindi gli incentivi ci saranno anche l’anno prossimo, non ci sono dubbi.
Ma saranno gli stessi del 2022 e del 2023? Su questo punto c’è più incertezza perché il Governo in più occasioni ha manifestato l’intenzione di modificare lo schema dell’Ecobonus, considerando la scarsa richiesta per i contributi destinati ad auto elettriche e ibride plug-in.
COME SONO GLI ATTUALI INCENTIVI AUTO
Innanzitutto riepiloghiamo lo schema degli incentivi per auto, moto e veicoli commerciali nel 2023, con le risorse disponibili e l’ammontare degli sconti.
- 190 milioni di euro per l’acquisto di auto elettriche (fascia 0-20 g/km di CO2);
- 235 milioni di euro per l’acquisto di auto ibride plug-in (fascia 21-60 g/km di CO2);
- 150 milioni di euro per l’acquisto di auto ICE, cioè benzina, diesel, etc (fascia 61-135 g/km di CO2);
- 15 milioni di euro per l’acquisto di veicoli commerciali N1 e N2 elettrici;
- 35 milioni di euro per l’acquisto di motocicli e ciclomotori elettrici;
- 5 milioni di euro per l’acquisto di motocicli e ciclomotori ICE.
- Il 5% degli importi per auto elettriche (9 milioni e 500 mila euro) e ibride plug-in (11 milioni e 750 mila euro) sono riservati agli acquisti effettuati dalle persone giuridiche per le attività di car sharing o per le attività di autonoleggio con finalità commerciali.
Per quanto riguarda l’ammontare dei contributi, per le auto vanno da un minimo di 2 mila a un massimo di 5 mila euro, per le moto da 2 mila e 500 a 4 mila euro e per i veicoli commerciali da 4 mila a 14 mila euro.
Alla data in cui scriviamo, a poco meno di tre mesi dal termine delle richieste, sul sito dell’Ecobonus risultano esauriti solamente i fondi per le auto ICE (fascia 61-135 g/km di CO2) e per i motocicli e ciclomotori sia elettrici che ICE.
Sono invece largamente disponibili le risorse per auto elettriche e ibride plug-in e per i veicoli commerciali elettrici. La stessa cosa era accaduta nel 2022, per cui, visto che due indizi iniziano a fare una prova, appare evidente che i fondi destinati alle vetture della fascia 0-20 e 21-60 g/km di CO2 siano sproporzionati.
INCENTIVI AUTO 2024: PIÙ RISORSE PER BENZINA E DIESEL?
Sembra pensarla alla stessa anche maniera il Governo, che in previsione del 2024 ha più volte manifestato l’intenzione di rimodulare lo schema degli incentivi, privilegiando maggiormente le auto ICE, cioè quelle con motore a benzina, diesel, gpl, metano e ibride non plug-in.
Interessante il fatto che vi è la possibilità di accedere agli ecoincentivi anche per le società di noleggio a lungo termine e le flotte aziendali. Non solo persone fisiche
Ma come, dirà qualcuno, i contributi dell’Ecobonus non dovevano servire a riconvertire il parco auto con mezzi a zero o a basso impatto ambientale? La risposta è sì e resta tale anche per i prossimi anni.
Tuttavia, la volontà dell’Esecutivo è di puntare su una transizione più graduale, sostenendo nel breve periodo l’improcrastinabile sostituzione dei mezzi molto inquinanti che ancora circolano sulle nostre strade (quelli con classe di emissione fino a Euro 4) con veicoli di ultima generazione Euro 6, a prescindere dal tipo di alimentazione.
Il ragionamento è semplice: visto che, numeri alla mano, gli italiani non sono ancora pronti a passare all’auto elettrica in maniera massiccia, nemmeno con gli incentivi, cerchiamo lo stesso di ringiovanire il parco auto e migliorare l’impatto ambientale favorendo la rottamazione di auto molto vecchie e l’immissione in circolazione.
Per gli incentivi auto 2024, che verranno definiti a dicembre mediante un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Prevediamo dunque una quota molto più ampia per le auto ICE Euro 6 e decisamente più bassa, forse addirittura della metà rispetto al 2023, per elettriche e plug-in.
INCENTIVI AUTO 2024: CI SARÀ UN ESCAMOTAGE PER ESCLUDERE I MODELLI CINESI?
Emerge un’altra possibilità, cioè quella che dagli incentivi per le auto elettriche vengano esclusi i modelli cinesi, sull’onda di ciò che sta già provando a fare la Francia, allo scopo di favorire l’industria automobilistica italiana ed europea contro l’invasione asiatica.
L’escamotage per evitare qualsiasi accusa di protezionismo sarebbe lo stesso usato oltralpe, ossia considerare per l’erogazione dei contributi le emissioni prodotte durante l’intero ciclo di vita delle automobili, compreso il processo produttivo.
In pratica gli sconti verrebbero concessi solo alle auto prodotte usando fonti di energia rinnovabile, applicando limiti molto rigidi del livello di impronta carbonica (anche per la produzione delle batterie).
Questo requisito escluderebbe in automatico tutte le case automobilistiche cinesi, visto che in Cina il 60% dell’energia è generato grazie al carbone.
L’ipotesi è interessante, ma riguarderebbe solo le auto dei brand cinesi o anche i veicoli dei marchi europei e nordamericani (un nome a caso: Tesla) che vengono prodotti in Cina?
Fonte: https://www.sicurauto.it/